Martina DOGANA blog

27 febbraio 2012

5°Duathlon di Sirone: tattica ed esperienza!

In una bella domenica con temperature primaverili ho corso ieri la quinta edizione del Duathlon Sprint di Sirone (Lc) classificandomi al quarto posto.

Posso ritenermi soddisfatta della mia performance in quanto non ero al 100% della forma in seguito a una forma di influenza intestinale virale che ha colpito me e praticamente tutta la famiglia nei giorni scorsi.
Alla vigilia della gara non ero ancora sicura se prendere il via o limitarmi a tifare i miei tanti amici in gara, ma alla mattina dopo il riscaldamento, ho sentito che le gambe rispondevano allo stimolo e ho deciso di correre anche se un po' sottotono.

E così ho giocato di tattica e ho cercato di mettere a frutto l'esperienza accumulata in tanti anni sui campi gara.
Sapevo che la mia compagna di squadra Mateja Simic voleva provare a forzare nella prima frazione così quando lei è partita l'ho lasciata andare cercando di controllare le avversarie in modo che non la andassero a riprendere. Ho corso regolare senza chiedere troppo alle gambe svuotate dal virus, però il ritmo era abbastanza sostenuto.
In bici mi sono ritrovata con Monica Cibin e Alice Capone e, dato che Mateja ormai era davanti e sicuramente non aveva problemi a tenere il suo ritmo verso la vittoria, ho collaborato anch'io con qualche cambio soprattutto dove il vento era più forte. Il poco allenamento sui pedali però si è fatto sentire, già dopo i primi km avevo qualche sentore di crampi, per fortuna che indossavo gli R2 della Compressport che mi hanno aiutato a gestire meglio la muscolatura dei polpacci.
All'ultimo dei quattro giri di bici sapevamo che stavamo per essere riprese da Margie Santimaria, ma io ho consigliato alle mie compagne d'avventura di non forzare, perchè tanto lei stava sprecando tante energie al vento da sola e comunque tutte noi a piedi siamo più forti di lei. Infatti Margie ci ha raggiunto e si è messa in coda al gruppo. Ha provato a scattare all'ultimo giro di boa, com'era prevedibile, ma non l'abbiamo lasciata andare e anzi abbiamo rallentato fino quasi a fermarci perchè nessuna voleva più passare in testa controvento. A me, abituata alle gare senza scia, questa situazione mi ha fatto proprio venire da ridere!!
Agli ultimi 500m ho deciso che, visto che la mia posizione in zona cambio era quella più sfavorevole, forse era il caso di provare almeno ad entrare in testa per velocizzare la transizione.
Quando ho cominciato a correre le mie gambe si sono un po' risentite dello sforzo e non erano molto decise a collaborare, così ho corso gli ultimi 2,5km senza poter allungare e non sono riuscita a tenere il ritmo di Monica e Alice che si sono strameritate di salire sul podio. Io ho tenuto duro nonostante un po' di crampi dovuti alla disidratazione della settimana e ho cercato di correre con i piedi in maniera più economica possibile.
Il quarto posto è un ottimo risultato visto le mie condizioni, anche se è davvero una sensazione strana gareggiare sentendo che il fisico non riesce a dare il 100% come al solito...meno male che c'è sempre la testa come alternativa!!


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20 febbraio 2012

Giulietta&Romeo Half Marathon

Ho corso ieri - domenica 19 febbraio 2012- la prima gara della stagione, la Mezza Maratona Giulietta&Romeo sulle strade di Verona, strade che amo particolarmente avendo vissuto in città durante gli anni dell'Università e avendo moltissimi amici che vi abitano.

Sono molto soddisfatta della mia gara: mi sono classificata al secondo posto tra due atlete keniane con il tempo finale di 1h21m03s, il tempo che mi ero prefissata!

Oggi non voglio però raccontare la mia gara come faccio di solito, ma voglio fare un passo indietro:
in tanti mi chiedono cosa mi spinga a fare triathlon o sport in generale e allora me lo chiedo anch'io perchè non è certo facile trovare una risposta.


Con la gara di ieri potrei fare un esempio: non ha prezzo percorrere con altre 5000 persone (poche di meno) strade di una città storica come Verona e avere la foto sul Ponte di Castelvecchio o dentro l'Arena, arrivare in Piazza Bra affollata di spettatori ma anche di semplici turisti, vedere e sentire il supporto di tante persone sconosciute, ricevere tanti messaggi di congratulazioni se la gara è andata bene o di consolazione se è andata meno bene. Infine non ha prezzo leggere la gioia per il tuo risultato negli occhi degli amici più cari, quelli che vivono giorno per giorno le difficoltà degli allenamenti e sono sempre in prima fila...
...sono emozioni che chi non corre o non fa sport non proverà mai e magari non riesce a comprendere, magari se ne potrebbe anche fare a meno, ma a me riempiono il cuore di gioia e quindi continuo ad allenarmi e a gareggiare!!