Martina DOGANA blog

06 ottobre 2015

Quinta all'Ironman Barcelona!



 #inspire & #believe
questo è il motto di ProTrain che mi ha spinto per tutta la stagione a tirare fuori ogni giorno il meglio di me, anche e soprattutto in gara.
Domenica, all'Ironman Barcellona, partivo serena perché avevo fatto (e bene) tutti i compiti per casa, la forma era buona, le condizioni ottimali per gareggiare, avevo voglia di divertirmi...insomma ero serena, senza stress di classifica o crono!
Il quinto posto finale e il tempo fermato dopo 9h05m30s sono stati sofferti, specialmente nell'ultima parte della maratona quando le vesciche ai piedi mi hanno rallentato e la testa ha cominciato a vacillare. Ma l'Ironman è anche questo: accettare la sfida, non tanto contro delle avversarie che sia sulla carta che sul campo sono fortissime, non tanto contro il cronometro che è inesorabile, ma contro la propria forza di volontà. Non ci fossero stati gli spettatori a bordo strada e gli altri concorrenti ad incitarmi, forse avrei mollato al 27°km della maratona, ma non l'ho fatto perché prima di tutto ero consapevole che il nuoto era andato benino (con quelle onde mi stava venendo il mal di mare, ma sono uscita come volevo con la VanVlerken e la Mullan), la bici benissimo (sempre in spinta, ma conservando le preziose energie, senza perdere di vista la Mullan e la Gruber, lasciando andare l'astronave Badmann per non scoppiare prima del tempo) e che il tempo finale sarebbe comunque stato buono. Poi ho pensato agli altri concorrenti che faticavano probabilmente più di me e sono tornata alle motivazioni che avevo al mio primo Ironman: provare quella emozione unica di passare "quel" traguardo. E poi anche a costo di camminare avrei proseguito, questo non lo so spiegare, è pazzia o determinazione, o tutte due insieme, ma per fare l'Ironman ci vogliono entrambe!
Ecco che, ancora una volta, all'ultimo km tutti i dolori sono passati e, una volta entrata nel corridoio finale, c'è stato il tempo di dare il cinque agli spettatori (chi pensava al cronometro inesorabile?!) e di sorridere e gioire.
è stato bello condividere il personal best sulla distanza con i miei compagni di squadra: il Capitano Luca De Paolis e il Doc Emanuele Ciotti, ma anche con l'amico con Klive, grazie ragazzi!
Un pensiero a tutte le persone che mi sostengono, ovunque esse si trovino, ma stavolta nessuna dedica particolare per non scontentare nessuno!


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