Martina DOGANA blog

28 ottobre 2015

Quinta anche al Challenge Forte Village-Sardinia!

Domenica 25 ottobre ho concluso la mia stagione agonistica 2015 con un quinto posto al Challenge Forte Village-Sardinia.
Ho condotto una gara regolare visto che le energie, dopo l'Ironman Barcelona, erano davvero agli sgoccioli: nelle tre settimane tra i due eventi ho cercato di riposare tanto, ho inserito qualche allenamento di qualità per "svegliare" le gambe e avevo davvero buone sensazioni. Sono contenta della mia prestazione, anche se  ho mancato il podio davvero per poco. D'altra parte le mie avversarie sono state più forti di me e non ci sono scuse!
La gara è stata bellissima: l'ospitalità e l'organizzazione del Forte Village non hanno uguali, i percorsi sono impegnativi ma sono ovviamente spettacolari trattandosi di uno dei luoghi più belli del nostro Paese, inoltre c'era davvero un bel po' di gente a sostenerci...che volere di più?! Ho chiuso le fatiche di quest'anno nel posto migliore! 
Questa stagione è stata lunga, ho centrato tanti bei risultati in Italia e all'estero, cercando di dare sempre tutto quello che avevo in ogni appuntamento. Sono arrivata a fine ottobre con ancora tanta voglia di gareggiare perché mi diverto un sacco, ma devo riconoscere che ora il mio fisico ha bisogno di riposare per poter affrontare con altrettanta motivazione il prossimo anno.
 
Un GRAZIE come sempre a chi mi è vicino: Mirco, gli sponsor, il Forhans Team, la mia coach Edith, la mia famiglia con tutti gli Sdoganati, tutti i nuovi e vecchi amici con i quali mi diverto a nuotare-pedalare-correre.
 



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06 ottobre 2015

Quinta all'Ironman Barcelona!



 #inspire & #believe
questo è il motto di ProTrain che mi ha spinto per tutta la stagione a tirare fuori ogni giorno il meglio di me, anche e soprattutto in gara.
Domenica, all'Ironman Barcellona, partivo serena perché avevo fatto (e bene) tutti i compiti per casa, la forma era buona, le condizioni ottimali per gareggiare, avevo voglia di divertirmi...insomma ero serena, senza stress di classifica o crono!
Il quinto posto finale e il tempo fermato dopo 9h05m30s sono stati sofferti, specialmente nell'ultima parte della maratona quando le vesciche ai piedi mi hanno rallentato e la testa ha cominciato a vacillare. Ma l'Ironman è anche questo: accettare la sfida, non tanto contro delle avversarie che sia sulla carta che sul campo sono fortissime, non tanto contro il cronometro che è inesorabile, ma contro la propria forza di volontà. Non ci fossero stati gli spettatori a bordo strada e gli altri concorrenti ad incitarmi, forse avrei mollato al 27°km della maratona, ma non l'ho fatto perché prima di tutto ero consapevole che il nuoto era andato benino (con quelle onde mi stava venendo il mal di mare, ma sono uscita come volevo con la VanVlerken e la Mullan), la bici benissimo (sempre in spinta, ma conservando le preziose energie, senza perdere di vista la Mullan e la Gruber, lasciando andare l'astronave Badmann per non scoppiare prima del tempo) e che il tempo finale sarebbe comunque stato buono. Poi ho pensato agli altri concorrenti che faticavano probabilmente più di me e sono tornata alle motivazioni che avevo al mio primo Ironman: provare quella emozione unica di passare "quel" traguardo. E poi anche a costo di camminare avrei proseguito, questo non lo so spiegare, è pazzia o determinazione, o tutte due insieme, ma per fare l'Ironman ci vogliono entrambe!
Ecco che, ancora una volta, all'ultimo km tutti i dolori sono passati e, una volta entrata nel corridoio finale, c'è stato il tempo di dare il cinque agli spettatori (chi pensava al cronometro inesorabile?!) e di sorridere e gioire.
è stato bello condividere il personal best sulla distanza con i miei compagni di squadra: il Capitano Luca De Paolis e il Doc Emanuele Ciotti, ma anche con l'amico con Klive, grazie ragazzi!
Un pensiero a tutte le persone che mi sostengono, ovunque esse si trovino, ma stavolta nessuna dedica particolare per non scontentare nessuno!


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24 agosto 2015

Campionato Italiano Di Triathlon Medio 2015

Ieri, domenica 23 agosto, Lovere (BG) è stato il teatro del Campionato Italiano di Triathlon Medio 2015.
Gara dai percorsi molto selettivi e condizionata da una leggera pioggia durante la frazione ciclistica, che fortunatamente non ha creato grossi disagi.
Il via un po' prima delle 8 dal pontone del porto turistico: partenza con il tuffo e poi un giro unico di 1,9km nelle tiepide acque del Lago d'Iseo. Per la prima volta quest'anno ho nuotato completamente da sola perché non sono riuscita a tenere la scia delle nuotatrici più forti, quindi ho faticato un po' più del previsto anche perché le sensazioni non erano delle migliori. Comunque non ho nuotato male: crono nella norma e distacco contenuto.
I problemi sono iniziati una volta in sella: le gambe non spingevano, non riuscivo a provare il rapporto giusto e ho subito capito che sarebbe diventata una gara di testa, come tante altre volte in passato. Davanti Monica Cibin andava davvero forte, da dietro mi è rientrata la mia compagna di squadra Erika Csomor, grande campionessa che si è scatenata alla grande nonostante la settimana scorsa avesse corso l'Ironman Svezia. Le mie gambe si sono un po' riprese dopo il 60°km, almeno un segnale positivo in vista del prossimo Ironman! Sono scesa dalla bici con un distacco davvero alto, ma, siccome le gare finiscono all'arrivo, ho cominciato a correre pensando solo a...correre! man mano che i km passavano mi sentivo bene, riuscivo a spingere con le gambe, ma soprattutto con la testa, anche e soprattutto grazie al tifo dei tanti amici. Ci ho provato e ci ho creduto, ma Erika e Monica hanno fatto entrambe un'ottima gara, quindi onore alle vincitrici assoluta e italiana!  
con Erika poi è stato emozionante salire sul podio a squadre in compagnia dell'altra nostra compagna Sara Tavecchio per una bellissima vittoria del Forhans Team rosa!
complimenti anche ad Alberto Alessandroni, neo Campione Italiano e a Massimo Cigana con il quale quest'anno condividiamo ormai tutte le gare e anche i piazzamenti!
complimenti anche all'organizzazione Ecorace che ha messo in piedi una gara in un periodo abbastanza difficile (agosto in una località turistica) in piena sicurezza e con un numero elevato di partecipanti.
Voglio esprimere solo un mio personale pensiero: mi dispiace che non ci siano state tante ragazze giovani al via. Sarebbe bello che qualcuna si decidesse a provare sul serio la distanza media, in vista magari di un passaggio alle distanze più lunghe, dove purtroppo non vedo investimenti a breve termine. 


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27 luglio 2015

Prima all'Aronam3n 2015!

Ieri ho vinto la quinta edizione dell'Aronam3n, gara su distanza 113, bissando il successo dello scorso anno.
A causa del forte vento il nuoto è stato accorciato, mentre il resto dei percorsi è rimasto invariato.
Per me era la prima gara dopo l'Ironman di Klagenfurt e non sapevo quali reazioni potessero avere i miei muscoli, dopo la settimana di vacanza e due settimane di allenamenti leggeri. Invece ho avuto sempre sensazioni ottime, sia fisiche che mentali,  e ho condotto la gara dall'inizio alla fine nonostante qualche problema sul percorso ciclistico. La prima parte di lungo lago, infatti, era molto pericolosa per la presenza di veicoli sulla strada (probabilmente lo slittamento della partenza di mezz'ora ha peggiorato la situazione) e inoltre molti concorrenti non hanno saputo rispettare la regola del no-draft andando così a sfalsare i reali valori in campo e ad alterare l'umore di quelli che invece provavano a pedalare nel rispetto della gara. Al primo ristoro, inoltre, un altro concorrente, cercando di prendere una borraccia, mi ha fatto cadere. Non mi sono fatta quasi nulla, ma per la botta sia il cambio che i freni si sono spostati e, di conseguenza, il cambio non ha più funzionato a dovere e ho dovuto aprire il freno posteriore perché altrimenti la ruota rimaneva bloccata (a fine gara mi sono accorta che anche la ruota anteriore era frenata!). Per fortuna conoscevo il percorso e non ho avuto problemi a guidare la bici, neanche nelle discese tecniche...tutta esperienza che si somma a quella accumulata in questi 20 anni!
Di corsa non ho avuto particolari problemi, i primi due giri ho provato a spingerli, gli altri due mi sono assestata su un ritmo più comodo per non massacrarmi.
Voglio ringraziare il pubblico molto numeroso, i miei tifosi, sponsor e il  mio team per il loro continuo supporto e, infine, Mirco e gli amici vari che mi hanno scattato queste splendide foto!
 






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02 luglio 2015

Quinta all'Ironman Austria-Klagenfurt

è passato qualche giorno, il mal di gambe e la spossatezza dell'Ironman se ne stanno andando ma le emozioni dello scorso weekend sono ancora vive e faticheranno a dissolversi.
 
Domenica sera, a caldo, su Facebook, ho scritto: "...quando si è dà tutto, bisogna essere soddisfatti, al di là del tempo e del risultato finale..." e ho ottenuto un record di "mi piace" e di commenti. Ciò mi riempie ancora di più perché credo che ormai anche quelle persone che non mi conoscono personalmente abbiano capito che Martina Dogana non è solamente quella che fa gli Ironman, le gare dure e lunghe e che qualche volta le vince, ma è prima di tutto un'atleta che ha la fortuna di fare quello che le piace, ma che lo fa con fatica e passione e si emoziona ancora tanto, sia prima della partenza che durante e all'arrivo delle gare.
 
Per Klagenfurt avevo un obiettivo importante e tante aspettative, abbiamo lavorato bene per tanti mesi, con qualche contrattempo che è inevitabile quando si prepara una gara. Le ultime settimane sono state le più difficili, con qualche problemino di salute, per cui ho dovuto resettare tutto, cercare prima di tutto di guarire e di trovare la serenità necessaria per affrontare questo impegno. Non voglio ringraziare nessuno in questo spazio, l'ho già fatto personalmente con tutti quelli che mi sono stati vicini e lo sono sempre.
 
Il giorno della gara è arrivato come sempre in fretta anche se il tempo nell'ultima settimana sembrava non passare mai. Ero preoccupata da tante piccole cose: il tutto del pontone, la paura di nuotare da sola, i dubbi di farcela, il timore che in bici mi potesse capitare qualche problema meccanico e che di corsa non avessi abbastanza energie per correre tutta la maratona...per fortuna dopo lo sparo dello starter tutti i dubbi sono svaniti per lasciare spazio alla concentrazione.
Ho fatto un tuffo abbastanza goffo, ma sono riuscita a beccare i piedi giusti, un gruppetto che ha fatto il giusto ritmo: né troppo piano né troppo forte. Quando sono entrata nel canale mi sono quasi spaventata: mi avevano detto che ci sarebbe stato tanto tifo, ma non credevo una cosa del genere: mi è venuta la pelle d'oca!
All'uscita dell'acqua ho guardato l'orologio (una delle poche volte nel corso della gara) e mi sono gasata: 53' e rotti: avevo nuotato molto più forte del solito: bene!! anche qui tanta gente, bello vedere e riconoscere gli amici venuti apposta e costretti anche loro ad una levataccia per seguirmi. 
Ho fatto un buon cambio e via in bici. Le gambe stavano bene, ho impostato un ritmo giusto, concentrata, ricordandomi di bere e mangiare.
Sapevo che avrei avuto un tifo speciale in cima al Rupertiberg, la salita più lunga e dura del percorso, ed è stato davvero importante.
Purtroppo verso la fine del primo giro ho cominciato ad avere problemi di stomaco: non riuscivo più a mangiare. L'esperienza mi ha insegnato a restare tranquilla e a prendere una coca-cola al primo ristoro e così ho fatto, riuscendo a superare quelle brutte sensazioni, ma purtroppo avevo perso il ritmo di prima. Non ho più pensato al tempo, all'obiettivo iniziale di questa gara, ma solamente a fare il mio meglio e a mantenere pensieri positivi perché la gara era ancora molto lunga, in un Ironman può succedere di tutto...

Verso la fine della bici ho sentito che le gambe stavano ancora benino quindi ero pronta per la maratona (se lo si può essere dopo 180km di bici!). Ho fatto un altro buon cambio e via verso i due giri. Anche qui mi avevano raccontato del tifo scatenato ed è stato ancora meglio di quello che pensavo. Il percorso era molto stretto e con tante curve, non ho corso la mia miglior maratona, ma sono soddisfatta perché ho cercato di spingere fino alla fine rimanendo lucida.
solo sul rettilineo ho ceduto alle emozioni, mi sono goduta la finish-line senza pensare che magari stavo perdendo tempo, non sono riuscita a trattenere le lacrime di gioia, di sfinimento non so neanch'io perché mi sono messa a piangere! ho pensato al percorso fatto per arrivare fino a qui e a tutte le persone che mi hanno aiutato e sostenuto
la dedica di questo traguardo è per tutte le persone che mi vogliono bene, che mi sostengono e mi supportano/sopportano e a tutte le persone che porto nel cuore. GRAZIE!
 
 

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21 giugno 2015

#PuroTriathlon a Bardolino

Lo scorso novembre con l'appoggio di PuroSport (il più fornito negozio running e ora anche triathlon dell'Alto Vicentino) e Tribù e soprattutto grazie alla disponibilità della SchioNuoto, ho iniziato un corso "combinato corsa+nuoto" al giovedì sera.
Diciamo che all'inizio è stata quasi una scommessa, ma fin da subito si è formato un gruppo di una quindicina di elementi di provenienza, passato sportivo ed età diverse, ma nonostante ciò molto solido e unito.
Sinceramente, quando mi hanno detto che si erano iscritti TUTTI (o quasi tutti) al Triathlon Internazionale di Bardolino, mi sono spaventata un po' perché per qualcuno pensavo fosse troppo presto affrontare un Olimpico, ma alla fine li ho sostenuti e abbiamo intensificato le sessioni, specialmente quelle di nuoto, perché l'obiettivo era uscire tutti dall'acqua nel tempo limite e poi darsi da fare per recuperare o mantenere le posizioni...
 
Negli ultimi anni sono sempre andata a vedere la gara di Bardolino per tifare i tanti amici. Non ho mai partecipato (l'ultima volta nel 2010) perché coincide sempre con l'ultimo weekend prima di un Ironman.
Ieri è stato diverso dalle altre volte proprio perché ero emozionata per i "miei" ragazzi e un po' in pensiero che qualcosa potesse andare storto, ma quando li ho visti tutti sul percorso podistico mi sono sentita sollevata: ormai ero sicura che ce l'avrebbero fatta.
La soddisfazione più grande di tutte quelle sere invernali fuori al freddo e poi a bordo vasca è stato incontrarli dopo il traguardo TUTTI belli sorridenti e soddisfatti.
Davide, Giovanni, Roberto D., Alessandro R., Roberto Z., Alessandro M., Stefano S., Paolo, Stefano D.M., Lino: bravi ragazzi, grazie per avermi fatto emozionare: la vostra grinta e tenacia hanno aiutato anche me a trovare le giuste motivazioni per allenarmi al meglio!    
 
 
 



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27 maggio 2015

5° all'ETU European Middle-Distance-Triathlon Championship- Challenge Rimini

Dopo un finale di aprile e un inizio di maggio intensi per il tanto carico di allenamento e le due vittorie (Lido di Volano e Cagliari), domenica scorsa ho gareggiato a Rimini, difendendo i colori della Nazionale nel Campionato Europeo sulla distanza half ironman. 
è stato un onore tornare a vestire la maglia azzurra, per di più in una gara "in casa" con tantissimo tifo e tante aspettative. Nonostante ciò ero tranquilla, consapevole di essermi allenata bene e forte del fatto di conoscere i percorsi avendo già partecipato all'Half Challenge Rimini lo scorso anno. In più la partenza era fissata per le 11 e ciò significa poter dormire, alzarsi ad un orario non impossibile e fare una colazione normale, tutti dettagli che aiutano!
 
Ci ha però pensato il meteo a indurire la prova. Le condizioni non sono state per nulla facili: nuoto caratterizzato da mare mosso e parecchia corrente (fortunatamente il tratto più lungo era a favore!); bici con pioggia, vento e strade sporche a causa dei temporali dei giorni precedenti; corsa con il sole e ancora vento. Insomma è stata una gara davvero impegnativa.
 
Io sono abbastanza soddisfatta della mia prova. O meglio: se prima della partenza mi avessero detto che sarei arrivata quinta, ci avrei subito messo la firma. Ma, come spesso accade nel nostro sport, il risultato si vede alla fine, non sulla start list! Ho nuotato bene, riuscendo a restare nel gruppo con Dossena e Priarone, poi in bici ho cercato di non spendere troppo all'andata in salita e infatti ho perso qualche posizione, per poi però recuperarle nuovamente nella parte di falsopiano in discesa controvento. Stavo veramente bene, nonostante la pioggia e il freddo, ho sempre guidato con prudenza in discesa, ma nei rettilinei non mi sono certo risparmiata, avendo sempre ottime sensazioni. Stranamente però una volta scesa dalla bici, quando solitamente inizio a divertirmi nella mia frazione migliore, sono iniziati i problemi: gambe dure e un inizio di crampi ai quadricipiti. Esperienza nuova, c'è sempre da imparare a gestire sensazioni nuove! Mi sono stupita di come ho gestito il problema: ero sicura di poter finire la gara, bastava solo che i crampi non diventassero più forti, e così ho cercato di usare bene i piedi, respirare, mangiare e bere ai ristori, ho cercato solo sensazioni positive e pensieri belli, il tifo mi è servito davvero tantissimo. Dopo il primo dei tre giri da 7 km finalmente le gambe si sono riprese e ho cominciato a correre come sono capace, ho girato il cervello in modalità "caccia" e via a cercare di recuperare qualche posizione. Negli ultimi 200m sono riuscita a sorpassare Giorgia Priarone e la ceca Eva Pochukova, mentre Margie Santimaria è arrivata a pochi secondi. Bravissima lei che è stata protagonista nelle prime due frazioni di gara. Ho consumato tantissimo, sia fisicamente che mentalmente, ma in vista dell'Ironman Austria è stata una buona lezione. Mi resta solo il rammarico di non aver corso l'intera frazione come la seconda parte, ma ho tirato fuori tutto quello che avevo e questo è quello che conta: #believe come dice coach Edith!
 
Complimenti a tutti i finisher, a Sara Dossena e Giulio Molinari che hanno conquistato due importanti argenti continentali élite e al mio compagno di squadra Emanuele Ciotti, anche lui secondo nella sua categoria.
Come sempre i ringraziamenti vanno ai tifosi a bordo strada (tanti, quasi troppi, impossibile ricordarsi di tutti) e a casa (la mia nonna in primis!), al Forhans Team, alla Fitri, a coach Edith, ai miei sponsor...
 
 
 

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