Martina DOGANA blog

15 giugno 2009

Triathlon di Zarautz


Primo appuntamento internazionale della stagione e ultimo prima dell'Ironman France: sabato 13 giugno ho partecipato al Triathlon di Zarautz, nei Paesi Baschi, una classica del calendario spagnolo sulla media distanza. I percorsi prevedevano infatti 2.5km di nuoto con partenza da Getaria e nuoto in linea retta fino alla spiaggia di Zarautz, 82km di bici molto mossi nella prima parte, durissimi nella seconda, e 20km di corsa tra le strade della cittadina basca.
La partenza era prevista per noi donne alle 14.45 e per gli uomini alle 15.00, quindi c'era tutta la mattinata per prepararsi, anche se per me è stata dura, abituata alle gare di mattina presto. Per fortuna il mio amico Jesus e suo fratello Miguelangel si sono prodigati affinché tutto andasse liscio e mi hanno fatto da angeli custodi fino alla partenza per poi scatenarsi con un grandissimo tifo e un reportage fotografico da professionisti!
Ma veniamo alla gara.
Come detto partenza anticipata per noi donne, una trentina scarsa. Il tragitto in realtà non era proprio rettilineo, in più c'era molta corrente che spingeva verso la costa. Quasi subito si sono definiti i gruppetti, con la favorita e beniamina di casa Ainhoa Murua in testa fin dalle prime bracciate. Io all'inizio mi sono trovata da sola, poi per fortuna sono riuscita a raggiungere una ragazza che era avanti di qualche decina di metri e mi sono accodata ai suoi piedi fino all'uscita dal mare sull'affollata spiaggia di Zarautz.
Cambio abbastanza veloce e via per gli 82km di bici. I primi 5 erano in leggera salita e ho faticato un po' a prendere il ritmo, comunque ho superato subito una concorrente e mi sono lanciata veloce sulla prima discesa...avendola provata il giorno prima sapevo che non nascondeva insidie e che potevo scendere forte. Le gambe però non giravano come avrei voluto, soprattutto in pianura, ma ho tenuto duro perchè la gara era ancora molto lunga e soprattutto volevo testare oltre che le gambe anche la testa in vista di Nizza. Il circuito prevedeva due giri uguali di una trentina di km e poi un anello da ripetere per fortuna solo una volta visto che c'erano delle rampe belle lunghe al 18% e un'altra salita bella tosta. Sui tratti più duri sembrava di essere al Giro o al Tour, tanta era la gente venuta a tifare e con tutti quegli incitamenti era impossibile mollare anche se la fatica era davvero tanta! Finito il tratto duro era praticamente tutta discesa fino alla zona cambio. Anche qui una marea di gente a guardare...che spettacolo...e il bello doveva ancora arrivare!
L'ultima frazione, infatti, si svolgeva tra il centro storico e il malecon sopra la spiaggia e non saprei dire quante presone ci fossero, so solo che c'erano tamburi, trombe e trombette, bambini che chiedevano il 5 ad ogni passo e vecchietti entusiasti di tanto colore...da pelle d'oca!
scesa dalla bici ho sentito subito che le brutte sensazioni provate in bici erano passeggere: le gambe giravano bene, la falcata ampia e regolare e così ho provato a spingere, pur sapendo che non sarei riuscita a raggiungere Ainhoa che in bici era andata come una moto. Grazie anche a tutto quel tifo ho mantenuto la seconda posizione accorciando di qualche minuto il mio ritardo sulla prima.
All'arrivo ero ovviamente tanto stanca, ma soddisfatta di questo bel piazzamento che mi ha dato molto in vista degli ultimi allenamenti pre-Ironman.
Un bel massaggio per sciogliere un po' le gambe, un'intervista in spagnolo subitamente tradotta dallo speaker in euskera (la lingua officiale dei Paesi Baschi) ed è giunta l'ora di salire su quel bellissimo podio con Ainhoa Murua e Ana Casares.
Per la cronaca la gara è stata vinta dallo strepitoso Eneko Llanos, già in piena forma in vista anche lui degli appuntamenti sulla distanza Ironman.

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